IDEA PER UNA GITA: LO SCRIPTORIUM DI FONTE AVELLANA
Le tante vicende vissute dal Monastero di Camaldoli hanno fatto scomparire lo scriptorium. Per vederne uno puoi proporre una gita a un altro splendido eremo camaldolese: Fonte Avellana, nelle Marche. L’ambiente ti ricorderà quello di Camaldoli: lo stesso san Romualdo ha vissuto qui. Mentre a Camaldoli si coltivava soprattutto la foresta, qui si curava soprattutto la copiatura e la conservazione di libri: un piccolo centro culturale, dove fu priore anche Guido Monaco, l’ideatore delle note musicali che ancora oggi utilizziamo.


Prima di entrare nello scriptorium ti mostro una panoramica dell’eremo, immerso nel verde come Camaldoli, e alcune immagini dei codici miniati - cioè illustrati e impreziositi con miniature – dai monaci.
Lo scriptorium, protetto da spesse e alte mura, è aperto da una serie di finestre che danno all’ambiente una luce costante, necessaria al raffinato lavoro degli amanuensi.
Mancando nel medioevo gli orologi, anche qui il tempo era scandito dal sole: tutto l’ambiente era infatti una meridiana, ed anche un calendario. Nelle ore centrali della giornata entra qui un solo raggio di sole, dalla monofora che vedi più in alto, esposta a Sud. Il raggio si sposta lentamente dalla parete occidentale, che vedi a destra, a quella orientale. Quando la lama di luce raggiunge il centro della sala è mezzogiorno. Questo accade tutti i giorni. Ma durante l’anno il raggio si sposta anche in senso N-S. Così intorno al 21-22 dicembre, al solstizio d’inverno*, il raggio arriva esattamente in fondo alla sala, alla parete Nord. Intorno al 21 giugno invece, solstizio d’estate, si ferma vicino alla parete opposta, quella Sud. Nulla turbava quindi in questo ambiente il lento scorrere delle ore e delle stagioni, neppure il tic-tac di un orologio!

Pss… hai notato che, anche qui, la veste del monaco è identica a quella di Camaldoli?
Sono infatti membri dello stesso ordine … e a Fonte Avellana come a Camaldoli è impossibile riscaldare
i grandi ambienti del monastero… così è meglio vestir di lana!